Sotto-modulo 3.1 L’empowerment dei giovani

Introduzione

Questo sotto-modulo si propone di offrire alcune utili informazioni circa l’empowerment dei giovani nell’ambito dell’animazione socioeducativa.

Obiettivi del sotto-modulo:

  1. Offrire alle/ai partecipanti delle informazioni riguardanti l’empowerment
  2. Fornire alle/ai partecipanti un esempio stimolante che possa essere applicato nella loro pratica

 

    Contenuti del sotto-modulo:

    L’animazione socioeducativa mira a favorire l’empowerment dei giovani e a permettere loro di sviluppare le conoscenze e competenze necessarie che possano avere un impatto positivo sulle loro vite e su quelle delle altre persone, organizzazioni e comunità. Si tratta di un processo in cui i giovani assumono un ruolo attivo nel dare forma alle proprie vite.

    Attività formative

     1 sessione teorica

    1 video

    Cosa si intende per favorire l’empowerment dei giovani?

    I giovani ricoprono un ruolo estremamente importante nel mondo di oggi. Rappresentano il cambiamento ed è nostro dovere fare tutto ciò che è in nostro potere per aiutarli a creare un futuro sicuro e accogliente per tutti, in cui ciascun individuo possa trovare il proprio posto e nessuno debba sentirsi emarginato. L’empowerment dei giovani consiste nel promuovere lo sviluppo delle loro competenze e consapevolezza critica, offrendo loro le opportunità per influenzare positivamente la loro vita e quella di altri individui, organizzazioni e comunità.

    Pertanto, la partecipazione dei giovani costituisce un processo nel quale i giovani assumono un ruolo attivo nelle proprie vite, difendono le proprie opinioni nell’ambito delle riforme in campo educativo, tutelano il futuro dell’ambiente e si trovano all’origine di una nuova etica e di altre questioni importanti, operando all’interno di grandi città, capitali, periferie, piccoli centri urbani, aree rurali in Paesi industrializzati o in via di sviluppo.[1]

    Nel mondo moderno di oggi sono numerosi i fattori in grado di influenzare la formazione dei giovani e, in particolare, lo sviluppo delle loro opinioni.

    Ne sono un ottimo esempio le tecnologie, le quali, sin dalla fine del XX secolo, hanno iniziato a svilupparsi rapidamente e, soprattutto, sono diventate una costante nella vita dei giovani di oggi. Ogni anno vengono prodotte nuove tecnologie che si caratterizzano per essere sempre più facili da utilizzare. Non stupisce, quindi, che i giovani, veri e propri protagonisti al centro di questi eventi, imparino con estrema facilità a padroneggiare queste innovazioni.

    Ad ogni modo, vi sono anche altri fattori oltre alle tecnologie, tra cui la disoccupazione e i cambiamenti demografici, economici e sociali che si verificano quotidianamente in ogni società moderna.[2]

    La disoccupazione è il prodotto di numerosi fattori come la crisi finanziaria, la discrepanza tra domanda e offerta di competenze, la mancanza di accesso ai capitali, le questioni demografiche e il divario digitale. Alcuni programmi dedicati alla partecipazione dei giovani mirano all’insegnamento di determinate competenze per favorire l’inserimento nel mercato del lavoro e contribuiscono alla ricerca di un impiego.

    D’altra parte, molte/i giovani imprenditrici/tori hanno difficoltà ad accedere al capitale necessario per avviare le proprie imprese. Al fine di risolvere questo problema sono state create diverse piattaforme di crowdfunding (finanziamenti collettivi) come Kiva.org [3] le quali consentono ai giovani di potere avviare le proprie attività imprenditoriali. Le persone  intenzionate ad aiutare le/i giovani imprenditrici/tori possono cercare l’impresa più appropriata e scoprire i giovani dietro al progetto, al fine di prendere le proprie decisioni e finanziarli.

    Stando a quanto si legge nei siti Internet il rimborso è pari al 96%.

    Un’altra soluzione potrebbe essere quella di rendere Internet accessibile in tutto il mondo. Per realizzare questo obiettivo occorre potenziare lo sviluppo delle infrastrutture, ponendo così fine al divario digitale nei Paesi a basso reddito.

    Per quanto riguarda i cambiamenti sociali è opportuno sottolineare diverse questioni di notevole importanza, emerse già nel XX secolo, che hanno sortito un notevole impatto nella vita di tutti i giorni. Tra queste rientrano i movimenti sociali per i diritti civili, i diritti delle donne e della comunità LGBTQ. Questi movimenti hanno costituito la base su cui si sono successivamente sviluppati nuovi modelli sociali di comportamento, delineando così una nuova etica.

    In base a questa nuova etica si considera inappropriato ogni genere di comportamento razzista, omofobico o tossico in generale. Si incoraggiano le persone a prendersi cura delle proprie emozioni e ad acquisire una maggiore consapevolezza di se stesse. Se in passato l’eventualità di recarsi da una/uno psicologa/o era considerata uno spreco di tempo e di denaro, oggi le cose sono cambiate e i giovani si prendono cura della propria salute mentale con la stessa attenzione che riservano alla cura del proprio corpo.

    Un esempio stimolante:
    La ricerca e l’individuazione delle caratteristiche più inaspettate che le persone hanno in comune rappresenta l’obiettivo e il metodo di tutte le attività educative volte a incrementare la partecipazione dei giovani e richiede delle strategie di empowerment che prendano in considerazione il concetto di diversità.

    Al fine di favorire l’empowerment dei giovani è necessario scoprire gli elementi più inaspettati che essi condividono, come le esperienze, i desideri e gli interessi, invece di sottolineare le differenze più evidenti.

     

    [1] Checkoway, Barry N., and Lorraine M. Gutierrez. “Youth participation and community change: An introduction.” Journal of community practice 14.1-2 (2006): 1-9.

    [2] Raj.M, Casimir. (2009). Youth Empowerment through Participation.

    [3] Prestiti che cambiano la vita/ Kiva [https://www.kiva.org/] [ultimo aggiornamento 2.03.2021]

    Raccomandiamo la visione di un breve video danese (3 minuti) intitolato “All that we share” (tutto ciò che abbiamo in comune) che è stato oggetto di una intensa attività di promozione su Internet. Ha già raggiunto più di 8 mila condivisioni, nonostante il suo scopo originario fosse  l’autopromozione di una stazione televisiva danese. In effetti, offre un esempio estremamente significativo di quanto profonda sia l’esigenza delle persone nel mondo (non solo in Danimarca) di cercare dei punti in comune con gli altri, invece di sottolineare ciò che le rende diverse.
    Video in Inglese